Nella mia vita ho ricorso spesso alla forza di volontà. Devo dire che l’ho dovuta allenare sin da bambino. Ogni obiettivo che ho scelto è sempre stata una sfida dalla più banale, come dimagrire, alla più nobile, come scrivere il primo libro. La genetica non mi ha mai aiutato. Ho lottato sempre, sofferto, faticato e sbagliato tante volte prima di riuscire. Sono caduto quanto un pattinatore sul ghiaccio. Ho lottato per trovare la mia strada professionale tutta la vita e la ricerca è sempre stata dura e faticosa seppure gratificante e sorprendente. Oggi per divertirmi faccio l’Ironman, pur avendo più il peso di un bodybuilder che la leggiadria di uno scalatore. Sembra che goda nella fatica. Ma non è così. In questo viaggio, che per me è solo all’inizio, la forza di volontà è il segreto da allenare, la mia più grande alleata insieme all’amore per il sapere. Nel coaching umanistico allenare la forza di volontà è tanto importante quanto la cura di sé.
La volontà è la facoltà che abbiamo nello scegliere uno scopo e nel realizzarlo nonostante ostacoli, tranelli, vicoli ciechi, errori e sconfitte di cui siamo in gran parte responsabili. La forza è una qualità della volontà, quella che gli fornisce vigore, energia e direzione. La forza di volontà ti permette di rendere l’impossibile probabile attraverso un tortuoso percorso di allenamento. Per questo è essenziale.
La debolezza o fragilità della volontà non sta nel sentirsi impotenti, incapaci, impauriti o disorientati. Chiunque si dà un obiettivo sfidante frequenta questi stati d’animo come cari amici che lo accompagnano a ogni tappa del suo viaggio. Una volontà debole si manifesta piuttosto nella rinuncia ad intraprendere un’impresa di valore o nell’incapacità di accettare una strada come francamente errata, come chi perde le chiavi e le cerca ripetutamente nello stesso posto, senza mai trovarle. La fragilità si vede nella rinuncia o nella perseverazione acritica, non certo nel fallimento che, come la vittoria, sono solo gli esiti di un programma sempre perfettibile.
La volontà ci mostra limiti e possibilità, vincoli e libertà ed è l’essenza stessa dell’autorealizzazione. Si tramuta in forza non per virtù divina, ma per il tentativo ripetuto e corretto di scoprire e inventare se stessi. All’opposto è il fatalismo rinunciatario, che accomuna il pigro e il ferito, l’inquieto e il risentito e quei tanti fortunati a cui è venuto tutto facile fino a che, anche per loro, l’asticella della complessità non si è alzata.
La volontà è l’uso della libertà di voler essere in un certo modo e non in un altro. La forza di volontà si tramuta in «si» affermati con convinzione ma anche in «no» che vanno contro corrente. Si allena in esercizi di fatica buona e in lezioni di umiltà ed è nelle fasi di recupero che riemerge nitida e potente, facile e leggera.
La forza di volontà va allenata e plasmata nei percorsi di autorealizzazione quando si ha un fine che vale la pena di raggiungere (lo denominiamo la nostra funzione Omega), solo se l’amore per la vita riesce a trovare o inventare una vita che valga la pensa di essere vissuta. Un progetto di vita è sempre un’architettura complessa, fatta di escavazioni in profondità e di torri che si erigono in altezza. La volontà diventa forza in questo processo di costruzione, che passa tramite errori e incredibili scoperte. Ma deve avere i giusti esercizi per allenarsi, perché se questi non ci sono fare appello alla forza di volontà non ha senso alcuno.
Ci sono numerosi fattori che intervengono nella forza di volontà:
- Gli obiettivi, il loro senso e significato, come i sentimenti che li ispira e li accompagna;
- L’autoefficacia, come convinzione di riuscire a superare ostacoli e sfide;
- L’atteggiamento, soprattutto quello che cerca di migliorare invece di incolpare il contesto;
- L’allenamento, ovvero la strategia per realizzare gli obiettivi;
- Le alleanze che supportano e aiutano nel raggiungimento degli obiettivi;
- L’autostima, ovvero credere in se stessi e nelle proprie potenzialità;
- La motivazione che è valida soprattutto quando intrinseca;
- L’autodisciplina o autoregolazione che permette l’alternarsi di fatica e di recupero.
Figura 1 Fattori che allenano la forza di volontà nel Coaching Umanistico
Fare appello alla forza di volontà senza tener presente tutti questi fattori è una forzatura senza senso. Questi sono i fattori che determinano la potenza della volontà, vanno analizzati e curati, allenati e sviluppati. Allenare la volontà significa allenare la libertà di scelta, il valore più prezioso che abbiamo nelle nostre vite.
Coach e fondatore della Scuola di Coaching Umanistico
luna.stanchieri@scuoladicoaching.it