(CONTINUA…) Un altro settore che abbiamo il privilegio di frequentare riguarda una serie di imprenditori, manager e tecnici.
Con loro è stato decisivo rinnovare la visione in questo periodo di grandi sconvolgimenti. La visione concerne il significato, il senso e i valori che poggiano le fondamenta dell’esistenza di impresa. Rinnovare la visione significa dare nuovo significato e fornire motivazione a chi lavora in situazioni di rischio. Infatti se la gratitudine verso il personale sanitario, spesso ipocrita se calata dall’alto, si è fatta persino applauso dalle finestre e dai balconi, nulla è stato detto verso chi fornisce servizi non solo essenziali, ma vitali. Sto parlando di imprese di sanificazione degli ambienti o di imprese pubbliche che gestiscono acqua, energia e gas. Queste imprese hanno vissuto sulla propria pelle la lacerazione fra dare continuità a servizi necessari e mettere in sicurezza chi li garantiva. Così prima ancora che ci fossero i decreti sul famigerato Smart Working (in realtà un Home Working), sono stati messi in sicurezza tutti coloro che avevano rapporti con il pubblico (mettendo anche il pubblico in sicurezza), si sono fatti investimenti immediati in notebook, software, sistemisti, si sono rinnovati i prodotti, si sono garantiti turni che permettessero di lavorare in sicurezza. Imprese come queste permettono agli ospedali di avere elettricità e acqua, senza problemi. Ma non li ringraziamo abbastanza.
I leader hanno avuto una funzione essenziale nel riorganizzare tempestivamente il lavoro, lo hanno fatto permettendo a ogni collaboratore di dare il proprio contributo. Le riunioni sono state veri momenti di innovazione, finalizzate a elaborare nuove idee e a agire. Nessuna perdita di tempo. Per la prima volta si facevano e si finivano in orario, erano ben preparate, focalizzate, dirette a decidere. Pur chiudendo gli sportelli, ci si è dato l’obiettivo di essere più vicini agli utenti. A coloro che scrivevano, si rispondeva e si dava anche disponibilità per telefono tramite appuntamenti a breve termine (non alle calende greche). C’è chi in remoto ha lavorato il doppio, a causa dell’emergenza. Soprattutto nelle aziende pubbliche, speriamo oggi che vengano riconosciuti gli straordinari, perché gira voce che lo Smart Working non li preveda. E sarebbe un’altra beffa.
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Luca Stanchieri